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Benvenuto, compagno Barack

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di Pietro Spataro

 

Ha annunciato la chiusura dell'orrenda prigione di Guantanamo, ha detto che ritirerà i soldati dall'Iraq, ha fatto votare un piano di aiuti alle famiglie e ai poveri, ha accusato i manager di Wall Street di essere senza scrupoli, ha spiegato che i sindacati sono decisivi e la prima legge che ha firmato è quella per la parità tra uomo e donna sui posti di lavoro. Qualcuno immaginava qualcosa di così straordinario nella marcia di Barack Obama?

Eppure proprio nel momento in cui la crisi economico-finanziaria toccava il punto più alto e gli Usa con George W. Bush toccavano quello più basso , proprio quando gli analisti discorrevano della "fine dell'America" e c'era chi come Fareed Zakaria sosteneva che stavamo entrando in un'era post-americana, proprio allora Barack Obama ha dato corpo al nostro ostinato sogno di un mondo diverso. E' arrivato come vento nuovo, ha spazzato via tutti i luoghi comuni e ha fatto diventare più piccoli e più vecchi molti leader del mondo. E a noi, a noi italiani purtroppo sempre immersi nelle nostre povere beghe di provincia, ha fatto capire quanto siamo lontani da quel suo "yes we can".

E dunque: Obama è di sinistra?

Se buttiamo all'aria i nostri vecchi schemi ideologici e guardiamo il mondo con occhi nuovi riusciemo a capire che quell'uomo, che cinquanta anni fa non avrebbe potuto nemmeno sedersi in un ristorante, ha la forza, le idee e il coraggio per portare aria fresca in ogni angolo del pianeta. Perchè dire no alla tortura, evitare le guerre, aiutare i poveri a non essere poveri, lavorare per l'uguaglianza, mettere sotto accusa il mercato senza regole e quelli che dominano a Wall Street, dire che i sindacati sono pezzi importanti della società e che le donne hanno gli stessi diritti degli uomini, significa dire tante cose di sinistra.

 

Federico Garcìa Lorca scrisse delle bellissime e crude poesie durante il suo viaggio in America nel '29, nel pieno di quell'altra crisi che sconquassò il mondo. Ci sono alcuni versi della poesia intitolata Danza della morte che fanno riflettere. Eccoli:

 

Ormai i cobra fischieranno sugli ultimi piani

Ormai le ortiche faranno tremare cortili e palazzi

Ormai la Borsa sarà una piramide di muschio

Ormai verranno liane dopo i fucili

e molto presto, molto presto, molto presto

Ahi, Wall Street

 

Il mascherone. Guardate il mascherone!

Come sputa veleno di bosco

nell'angoscia imperfetta di New York!

 

 

Pensate: ormai la Borsa sarà una piramide di muschio...nell'angoscia imperfetta di New York.

Scritto ottanta anni fa. Sembra oggi. Sembra domani. Ci dice che il capitalismo, tanto vezzeggiato e decantato, non è poi mica quel mondo felice e perfetto che ci hanno raccontato schiere di falsi profeti. Ci dice che forse il mondo non funziona tanto bene e va cambiato. Ma non l'avevamo già detto?

E allora: benvenuto, compagno Barack.


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