Non c'e dubbio che la manovra approvata ieri dalla commissione bilancio del Senato sia quanto di più iniquo si potesse produrre. In una situazione di grave rischio per l'Italia il peso dei sacrifici viene com al solito messo sulle fragili spalle di ha di meno mentre si trattano con particolare delicatezza gli evasori e i grandi patrimoni, palesi o nascosti. Il colpo che viene dato agli enti locali, come hanno denunciato tutti gli amministratori a destra a sinistra e al centro, non fara' altro che scaricare tutto sui cittadini. Ma c'e di più. Per l'ostinazione del ministro Sacconi e' stato approvato quel famigerato articolo 8 che introduce in Italia la libertà di licenziare e che scardina il sistema contrattuale e lo statuto dei lavoratori. Si tratta di un norma che non c'entra nulla con il debito pubblico ma serve solo a ridimensionare i sindacati e a rendere più deboli tutti i lavortori. Ce n'è abbastanza per riempire le piazze d'Italia. Per questo noi siamo con la Cgil che ha avuto il coraggio e la forza di rappresentare la vasta protesta sociale. Una grande Piazza Italia puo' mandare due messaggi: il primo e' che questo governo incapace e non più credibile e' meglio che si faccia da parte; il secondo e' che c'e un Paese che vuole un'altra storia. E allora buono sciopero e che le piazze d'Italia siano un nuovo grande segno di speranza e di futuro.
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