Quantcast
Channel: rss iphone/ipad export - giubbe rosse
Viewing all articles
Browse latest Browse all 107

Cari candidati, è ora di finirla

$
0
0

di Pietro Spataro

 

Siamo entrati in una turbolenza pericolosa. Nelle prossime ore il sistema politico può essere sottoposto a tensioni laceranti. Il Paese, già colpito da una crisi difficile, si prepara a subire gli effetti nefasti della "guerra civile permanente" dichiarata da Berlusconi. Le reazioni alla sentenza sul Lodo Mondadori e quella, minacciata, a un'eventuale no della Corte Costituzionale al Lodo Alfano, fanno prevedere che sarà piena di insidie la tempesta. Tornano parole pesanti: golpe, atto eversivo. Torna il populismo: la piazza contro gli eversori. Si parla di elezioni anticipate e i falchi del capo già si scaldano i muscoli a bordo campo. L'unico elemento rassicurante, in questo brutto clima, è la presenza di un uomo come Giorgio Napolitano al Quirinale.
L'orizzonte è questo. Sentiamo, allora, con preoccupazione come in questa fase manchi qualcuno nella politica che sappia dare ai cittadini una certezza: noi ci siamo, impediremo che avvengano strappi e colpi di mano. Sia chiaro, non è che questo "qualcuno" non ci sia proprio: la bellissima manifestazione di sabato ne è una prova evidente, in quella piazza si è espressa una bella Italia che è difficile vada perduta. Lì c'era anche l'opposizione, i suoi partiti e i suoi uomini. C'era anche il Pd e c'era con tutta la sua forza.
Il Pd però è un partito ancora gracile. Sta vivendo un lungo congresso che ha alcuni aspetti belli e altri brutti e ora si prepara al "giorno del giudizio" delle primarie del 25 ottobre che sceglieranno il segretario. Abbiamo un timore. Che possa apparirci uno scenario paradossale: un Paese in preda agli effetti devastanti del tardo-berlusconismo (urla, minacce, diktat) e un Pd che litiga e nel quale ogni candidato dice il peggio che può degli altri due per un pugno di voti. Ipotesi remota? Crediamo di no, visto come sono andate le cose finora. Per questo vogliamo lanciare un appello a Bersani, Franceschini e Marino. Usate la ribalta delle primarie non più per parlare di voi stessi, dei vostri difetti e dei vostri errori. Usatela per parlare ai cittadini. Per spiegare che cosa è il Pd, cosa vuole e come pensa di impedire il peggio di Berlusconi, come pensa di aiutare i troppi poveri che girano nelle nostre strade, come pensa di dare una speranza ai giovani che vedono il loro futuro spezzato. Una tregua? Non basta una tregua. Servono invece scelte mature. Da grande partito che sia capace di dire, ai tanti che si aspettano tanto e ancora vogliono crederci, "ciò che siamo e ciò che vogliamo". Che sappia spiegare con quali alleanze e attraverso quale percorso si può costruire un governo alternativo del dopo Berlusconi. E' il momento che il Pd apra le porte ed esca nelle strade. Là fuori c'è un'Italia che vive un altro momento difficile. Se si volta e non trova nessuno, sarebbe un vero disastro.
pspataro@unita.it


Viewing all articles
Browse latest Browse all 107

Trending Articles