E' davvero paradossale quel che è successo in Italia negli ultimi quattro giorni ed è l'ulteriore dimostrazione della anomalia del nostro Paese. Di fronte all'attacco speculativo, agli indici di Borsa che crollavano, al differenziale tra i nostri titoli di stato e quelli tedeschi che schizzava in alto, mentre il Paese era in allarme e le cancellerie si muovevano preoccupate, noi abbiamo dovuto sperare che il nostro premier stesse zitto. I suoi fedelissimi lo hanno blindato, Napolitano ha tessuto una tela di salvaguardia che ha dato per fortuna i suoi risultati, l'opposizione si è mossa con senso di responsabilità. Ma lui, Berlusconi, è stato in silenzio. E il paradosso è proprio questo: che mentre in ogni Paese del mondo, in situazioni di emergenza, tutti si aspettano che il premier parli, spieghi, dia indicazioni e prenda decisioni, in Italia no. Perché se questo premier avesse parlato avrebbe infiammato i mercati. Ogni sua parola sarebbe stata un macigno sull'operazione di salvataggio. Insomma avrebbe combinato dei guai. Ma vi pare normale? E' legittimo sopportare un presidente del consiglio che è meglio che se ne stia zitto piuttosto che parli e peggiori le cose? Sicuramente no. Abbiamo fatto una pessima figura, la fiducia in questo governo è ormai sotto zero. Dobbiamo solo sperare che si verifichino le condizioni perché tolga il disturbo (e il danno).
E' davvero paradossale quel che è successo in Italia negli ultimi quattro giorni ed è l'ulteriore dimostrazione della anomalia del nostro Paese. Di fronte all'attacco speculativo, agli indici di Borsa che crollavano, al differenziale tra i nostri titoli di stato e quelli tedeschi che schizzava in alto, mentre il Paese era in allarme e le cancellerie si muovevano preoccupate, noi abbiamo dovuto sperare che il nostro premier stesse zitto. I suoi fedelissimi lo hanno blindato, Napolitano ha tessuto una tela di salvaguardia che ha dato per fortuna i suoi risultati, l'opposizione si è mossa con senso di responsabilità. Ma lui, Berlusconi, è stato in silenzio. E il paradosso è proprio questo: che mentre in ogni Paese del mondo, in situazioni di emergenza, tutti si aspettano che il premier parli, spieghi, dia indicazioni e prenda decisioni, in Italia no. Perché se questo premier avesse parlato avrebbe infiammato i mercati. Ogni sua parola sarebbe stata un macigno sull'operazione di salvataggio. Insomma avrebbe combinato dei guai. Ma vi pare normale? E' legittimo sopportare un presidente del consiglio che è meglio che se ne stia zitto piuttosto che parli e peggiori le cose? Sicuramente no. Abbiamo fatto una pessima figura, la fiducia in questo governo è ormai sotto zero. Dobbiamo solo sperare che si verifichino le condizioni perché tolga il disturbo (e il danno).