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Sua Bassezza Morale

di Pietro Spataro

 

 

Nello spazio di Giubbe Rosse (per sua natura libero e ribelle) si fanno spesso delle provocazioni, si commentano gli eventi lasciandosi alle spalle gli equilibrismi che la politica troppo spesso richiede. E allora, ascoltando le parole che il presidente americano Barack Obama ha dedicato a Napolitano, ci sono venuti alcuni pensieri che qui riportiamo e sottoponiamo alla vostra attenzione. Intanto partiamo dalla frase: "Il presidente Napolitano gode di una reputazione meravigliosa e dell'ammirazione di tutto il popolo italiano, non solo per la sua carriera politica ma anche per la sua integrità e gentilezza, un vero leader morale. Lei, signor presidente, è un interlocutore valido".

I ragionamenti che vorremmo fare sono due:

1. Obama ritiene che Napolitano sia uomo "integro" e quindi un vero "leader morale dell'Italia". La frase sembra innocua. Ma detta dopo che per settimane la stampa internazionale è stata travolta dallo scandalo a luci rosse delle residenze del premier (con veline, escort e feste con minorenni) assume un significato più forte. Detta brutalmente: Napolitano è l'autorità morale del nostro Paese, Berlusconi è Sua Bassezza Morale.

2. Quando Obama dice a Napolitano che ha una reputazione meravigliosa anche per la sua carriera politica dice una cosa che costituisce una novità rilevante. Forse per la prima volta un presidente americano riconosce la grandezza di una storia politica che qui in Italia parte dal Pci passa attraverso la Guerra di Liberazione e approda a una visione moderna, laica e riformista della democrazia e dello Stato. Dentro questa storia il ruolo di Napolitano come si sa è stato fondamentale.

3. Se il presidente della Repubblica è un interlocutore valido chi sarà mai l'interlocutore del quale ci si può fidare poco? Provate a indovinare.

Dunque: in quelle quattro parole di Obama c'è una visione più dinamica e nuova degli Usa. E c'è l'apprezzamento per un percorso politico che il nostro premier invece non smette mai di infangare. Insomma, nonostante le parole formali di galateo istituzionale rivolte al governo italiano, il passaggio di Obama a l'Aquila non ha lasciato un buon segno per Silvio Berlusconi ma solo qualche maceria. Un altro segnale della decadenza?

 

pspataro@unita.it


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