Mettiamoglielo noi il bavaglio

C'era da giurarci: incassato il processo breve con annessa prescrizione che salva un bel po' di criminali, ora vogliono cancellare le intercettazioni. Lo giurano tutti e vedrete che ci riusciranno. Quindi, uno strumento fondamentale per una quantità innumerevole di indagini (mafia, terrorismo, corruzione) sarà vietato innanzitutto ai magistrati. E poi ovviamente sarà vietato a noi giornalisti. Quindi non saprete più nulla, ci avranno messo un bel bavaglio. Difficile trovare parole nuove: vergogna, scandalo, grave vulnus. Ormai di fronte alla "strategia eversiva" di Berlusconi e dei suoi sottoposti ogni parola sembra vuota. E sembrano spuntati persino gli strumenti politici che abbiamo per opporci. Ma non dobbiamo arrenderci, mai. Proviamo a gridare più forte, a sfilare più numerosi, a sventolare ogni giorno e ogni ora il libro della Costituzione. E magari proviamo a metterglielo noi un bavaglio a questi signori. Facciamo il passaparola, il porta a porta, il bus a bus, il vicino a vicino, il compagno di lavoro a compagno di lavoro, lo studente a studente, l'email a email, il telefono a telefono, l'sms a sms. Inventiamoci ogni cosa per fare in modo che la ribellione sia plateale e si diffonda come un virus. E che le loro minacce, le aggressioni, le accuse, le vendette, i ricatti, siano costretti a raccontarsele la sera a cena prima del fantastico momento del bunga a bunga.