Deve avere una paura grande così, Letizia Moratti. Ha capito che per vincere a Milano non le bastano le furie di Berlusconi contro i giudici e i comunisti e allora usa aggressioni verbali e bugie. Così è accaduto nel confronto tra lei e Pisapia su Sky. Tre secondi prima della chiusura ha sparato: "Lei è stato ritenuto responsabile del furto di un furgone che sarebbe stato usato per il sequestro e il pestaggio di un giovane. Lei è stato amnistiato". A corto di altri argomenti la sindaca di Milano (il cui figlio è nell'occhio del ciclone per abusi nel suo superappartamento con cucina superlusso) ricorre agli insulti. E soprattutto alle bugie. E infatti Pisapia l'ha querelata: perché è vero che è intervenuta un'amnistia per quel reato, ma lui non si è acconciato e ha fatto ricorso e in appello è stato assolto con formula piena per non aver commesso il fatto.
Guardate un po' come siamo ridotti. Ha ragione Napolitano quando dice che la politica non è una guerra e che serve il rispetto reciproco. Ma loro non sanno nemmeno dove abiti il rispetto. Uno dice che quelli di sinistra non si lavano, l'altro sostiene che uno che ha un cognome napoletano (Merola) non può fare il sindaco di Bologna, quell'altro dà dello stronzo a destra e a manca e quell'altro ancora (rimasto nelle liste pro-Moratti) dice che i giudici sono come le Br. Diciamo la verità: sono alla frutta. E allora, vediamo di passare presto al dolce.