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La banda dei falsari


Ormai non sanno più che inventarsi. Il favoloso mondo di Berlusconi è un pianeta lontano dalla terra e quindi dalla realtà. Tutto diventa non solo uno show ma una fiction con colpi di scena, modello segreti e bugie. Pensate un po': il sindaco di Milano accusa il candidato del Pd di essere stato condannato e poi amnistiato per aver rubato un furgone che serviva a un sequestro, la notizia è palesemente falsa perché il soggetto nel mirino del fango, indagato per quell'episodio di 33 anni fa, ha rinunciato all'amnistia, ha ricorso in appello ed è stato assolto per non aver commesso il fatto. Il poveretto lo dice, e querela. Berlusconi che fa? Dice che la Moratti ha fatto bene a tirare fuori le unghie, ripete la bugia della condanna, esprime solidarietà alla signora di Milano. La quale risponde: ringrazio il presidente.
Ma siamo matti? Anzi, sono matti? Siamo alla commedia dell'assurdo nella quale la verità viene stracciata, il fango travolge ogni cosa e si applica il detto: calunnia, calunnia qualcosa resterà. Se a questo capovolgimento della realtà, a questo imbroglio fatto governo, aggiungiamo le balle che il premier racconta ogni giorno sui suoi processi, sui rifiuti a Napoli, sull'abusivismo da legalizzare, sugli immigrati e ognuno aggiunga quel che vuole, non possiamo non concludere che al governo (a Roma e in molte città amministrate da questa destra indecente) c'è una banda di falsari. E i falsari è meglio che non abbiano in mano il nostro destino.

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